Didattica Cultori e cultrici della materia
Cultori e cultrici della materia
Per “Cultore della materia” si intendono esperti o studiosi che abbiano acquisito documentate esperienze e competenze in uno specifico ambito disciplinare, ma non appartenenti ai ruoli del personale universitario docente e ricercatore.
Possono essere proposti per la nomina di Cultore della Materia esperti o studiosi che soddisfino i seguenti requisiti:
a) possesso di una laurea specialistica o magistrale, congruente con gli obiettivi formativi dell’insegnamento;
b) esperienza di ricerca documentabile e/o attività professionale qualificata congruente con gli obiettivi formativi dell’insegnamento.
Anche i Dottorandi possono essere proposti per la nomina di Cultore della Materia, rispettando il limite massimo di 40 ore in ciascun anno accademico di attività di didattica integrativa e di partecipazione alle commissioni di esami di profitto e di laurea.
I Cultori della Materia possono collaborare nel supporto allo svolgimento di esercitazioni e di attività seminariali e di laboratorio in affiancamento al docente titolare dell’insegnamento e possono essere abilitati a far parte delle commissioni degli esami di profitto (alle condizioni espresse all'art.20 del Regolamento di Ateneo).
Le attività connesse alla qualifica di Cultore della Materia non danno diritto ad alcun compenso, sotto nessuna forma, e ad alcun titolo, in quanto svolte esclusivamente su base volontaria, né danno luogo a diritti in ordine all’accesso ad altre funzioni ed altri ruoli in ambito universitario. Il cultore nominato usufruirà della polizza infortuni di Ateneo senza dover effettuare alcuna adesione autonoma.
Procedura di nomina
1. La proposta di conferimento della qualifica di Cultore della Materia deve essere presentata da un docente di ruolo titolare dell’insegnamento nel quale il Cultore della Materia svolgerà la propria attività al Consiglio del Corso di Laurea dell’insegnamento in questione che ne delibera la proposta.
2. Fatte salve specifiche esigenze didattiche da motivare, ogni docente non può avvalersi della collaborazione di più di tre Cultori o Cultrici della materia.
3. La proposta, redatta secondo l’
apposito modulo, deve indicare l’insegnamento per il quale la nomina è richiesta, il relativo gruppo scientifico-disciplinare e l’anno accademico. Deve essere allegato un curriculum vitae dell’interessato che illustri: gli studi svolti, le esperienze professionali maturate, le specifiche competenze acquisite, gli eventuali titoli didattici posseduti, che devono congruenti con gli obiettivi formativi dell’insegnamento.
4. L’attribuzione della qualifica di Cultore della materia viene deliberata dal Consiglio di Dipartimento (oppure dalla Giunta) 2 volte l’anno, nel mese di settembre e nel mese di febbraio di ciascun anno accademico.
5. La nomina di cultore della materia ha valenza di tre anni accademici, fatta salva la possibilità di revocarla da parte del Consiglio.