Nicola se ne è andato sabato scorso, ancora prima dell’intervento da tempo programmato e che
sarebbe stato risolutivo per i suoi problemi di salute. E’ stato con noi per poco tempo ma è riuscito a
farsi stimare da tutti.
Era uno storico internazionalista, specialista in Storia dell’Asia, con un curriculum straordinario, un elenco di pubblicazioni impressionante che molto dicevano, l’uno e le altre, di quanto fosse lungo e largo il suo sguardo di analista e studioso. Forse anche per la contaminazione con altre discipline e approcci, voluta e ricercata, l’incontro con il nostro Dipartimento era stato così felice.
Nicola era molto contento del suo approdo a Firenze. Lo aveva detto ai colleghi di settore e agli affetti più vicini. La partecipazione agli incontri e alle attività del Dipartimento, la didattica e l’interlocuzione con gli studenti, sfortunatamente sempre in remoto, erano per Nicola, costretto dai problemi di salute a vivere per lunghi mesi lontano dalla sua Cagliari e dal suo mare, motivo di passione sempre rinnovata e non fonti di fatica. Tante le iniziative che aveva in ponte anche sul piano scientifico, da costruire in collaborazione con i suoi tanti contatti in Europa e in Asia e in cui già aveva pensato di coinvolgere i colleghi del Dipartimento.
Generoso, disponibile, gentile, con rara predisposizione all’ascolto, una capacità di empatia che si indovinava altissima dietro una imposta misura, ottimista per natura e sempre sorridente, Nicola ci ha lasciato troppo presto. E ci mancherà.