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Le condizioni di lavoro nella “next world factory” del Vietnam

Seminario del Dott. Nicola Mocci - 2 novembre 2021, ore 12.30-13,30 (online)

Le condizioni di lavoro nella “next world factory” del Vietnam

La crescita economica del Vietnam, diventata impetuosa a partire dai primi anni Duemila, è stata caratterizzata da un modello di sviluppo fondato sugli investimenti esteri, basato sul labour-intensive e sulle produzioni a basso valore aggiunto. Nel 2015, il Vietnam è stato indicato come “next world factory”, dopo la Cina, specialmente per il basso valore aggiunto nelle produzioni del tessile-abbigliamento e dell’elettronica. Per rimanere attrattivo nei confronti del capitale globale, il governo e il partito unico mantengono bassi i costi del lavoro e non si impegnano a migliorarne la qualità delle condizioni offerte. Apparentemente si tratta di un modello che garantisce alti livelli di crescita e che, secondo i messaggi propagandistici del governo-partito e degli investitori, dovrebbe portare in pochi anni necessariamente ad un processo di catching-up dei paesi più industrializzati della regione. Dal punto di vista della qualità del lavoro, si osservano diverse criticità, derivate soprattutto dall’esternalizzazione dei costi della riproduzione sociale.  

Il seminario analizza i principali problemi che questo modello di sviluppo ha determinato sia dal punto di vista sociale che politico, sulla base di dati preliminari di ricerche ancora inedite condotte da gruppi accademici italiani e vietnamiti, a cui chi scrive ha contribuito come membro di un progetto Horizon, iniziato nel 2018 e tuttora in corso

 

Tutti gli interessati sono invitati a partecipare attraverso il link:

https://meet.google.com/tqy-qnmc-cps?hs=224

 

 

Immagine: Martin Boulanger

25 Ottobre 2021 (Archiviata)

 

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