Il Corso di laurea magistrale in "Politica, Istituzioni e Mercato" assicura una ben equilibrata formazione multidisciplinare: politologica, economica, giuridica, storica e sociologica che consente di padroneggiare gli strumenti conoscitivi necessari per interpretare i processi politici, economici e sociali. Il percorso formativo ha quindi come obiettivo la specializzazione nelle discipline delle scienze sociali, specializzazione che consente allo studente di acquisire le conoscenze indispensabili in ordine ai processi di formazione delle decisioni collettive, di funzionamento delle istituzioni pubbliche e private e di interazione tra le istituzioni e il mercato.
Il percorso di studi è articolato su un tronco comune di ambiti disciplinari da affrontare il primo anno, tra i quali sarà possibile optare per insegnamenti diversi, e su una articolazione tra tre curricula il secondo anno, con insegnamenti più specialistici e focalizzati. Grazie alla scelta tra i tre curricula, denominati "Istituzioni e Politica", "Istituzioni e Mercato" e "Istituzioni e Lobbyng", il corso di laurea offre una preparazione poliedrica, con una ricca base multidisciplinare, ma che consente allo studente di cogliere molteplici opportunità, seppure all'interno di due principali profili formativi corrispondenti ai tre curricula in cui è diviso il corso.
Il curriculum in Istituzioni e Politica intende formare figure professionali in grado di operare nel mondo della politica e delle istituzioni, quali, tra le altre, il consulente politico, il funzionario in assemblee rappresentative ed organi esecutivi, l'esperto di relazioni istituzionali, lobbying e comunicazione. A tal fine, le indispensabili conoscenze apprese nei corsi comuni sono integrate a livello curriculare da una offerta formativa di carattere politologico, che, in particolare, fa riferimento alla valutazione delle politiche pubbliche, al governo e all'amministrazione statali, regionali e locali, all'azione dei gruppi di interesse, ai processi elettorali, all'analisi dell'opinione pubblica, alla comunicazione politica. Le principali figure di riferimento sono quelle del consulente e analista politico da un lato e del funzionario di assemblee e organi rappresentativi dall'altro. Il consulente politico agisce in qualità di esperto di rilevazione delle tendenze dell'opinione pubblica; fornisce assistenza a candidati e partiti, a membri di assemblee rappresentative e di organi esecutivi, ma anche ad associazioni professionali e sindacali, tanto nell'ambito delle relazioni istituzionali quanto nell'ambito dei rapporti con i mezzi di comunicazione di massa; predispone campagne pubblicitarie e di marketing per soggetti privati ed enti pubblici. Il funzionario, consulente o esperto per assemblee e organi rappresentativi ha una specifica conoscenza e competenza tecnica che lo mette in grado di svolgere i compiti tipici di ruoli richiesti, ad esempio, dalla Presidenza del Consiglio, dalla Camera, dal Senato della Repubblica, dalle amministrazioni locali, nonché da organizzazioni internazionali. Questo curriculum è appunto volto a preparare gli studenti ai concorsi per funzionari delle Camere e delle assemblee regionali, anche attraverso l'ulteriore stadio formativo offerto presso l'Università di Firenze dal Seminario di studi e ricerche parlamentari "Silvano Tosi".
Il curriculum in Istituzioni e Mercato vuole formare un profilo professionale che possa operare nell'organizzazione e indirizzo delle istituzioni complesse, sia pubbliche che private, e nell'implementazione e valutazione delle politiche economiche. Questa figura si inserisce nel processo di cambiamento delle modalità e dei fini dell'intervento nel sistema economico delle istituzioni pubbliche, che vede una netta riduzione dell'intervento diretto a favore di un ampliamento del ruolo di sorgente e garante delle regole dell'attività privata. Le competenze acquisite consentiranno di valutare le politiche pubbliche (nazionali ed europee), rivolte al mercato e alle imprese, mediante gli strumenti dell'analisi delle istituzioni e dell'economia di mercato; di analizzare le strategie aziendali in relazione ai vincoli e agli obiettivi posti da una crescente normativa creata dalle istituzioni pubbliche (governo nazionale, unione europea e organismi internazionali); di analizzare i problemi posti dalle politiche di regolazione dell'attività economiche e della tutela della concorrenza. In breve, si tratta di una figura professionale in grado di "dialogare" sia con il mercato che con le istituzioni pubbliche. Domanda per queste figure professionali proviene sia da centri decisionali pubblici (enti governativi nazionali: amministrazioni pubbliche centrali, regionali e comunali; istituzioni europee e internazionali), sia direttamente dalle grandi aziende private in ragione dell'importanza dei servizi che offrono (le grandi aziende delle "utilities" pubbliche, o dei mercati finanziari) o delle commesse che possono aggiudicarsi (costruzioni di grandi infrastrutture nazionali ed estere), o più direttamente del loro ruolo che di fatto hanno sui mercati (multinazionali).
Il curriculum in Istituzioni e Lobbying si rivolge agli studenti inseriti nel percorso di doppio titolo con l'Università di Mgimo, specificamente con il corso in "Global Relations and International Lobbying-Relazioni Istituzionali e Lobbying Internazionale". Il percorso prevede lo svolgimento del primo anno di studi presso l'Università di Firenze e il secondo anno presso Mgimo a Mosca; nell'ambito di questo secondo anno, gli studenti potranno contare su corsi offerti in lingua inglese. Il profilo formativo del percorso è volto a creare figure professionali con uno specifico expertise nel lobbying internazionale e in grado di operare con le relative competenze nelle istituzioni e nelle imprese nazionali e internazionali e, particolarmente, nelle relazioni italo-russe.
In tutti i curricula proposti, lo studente viene preparato, inoltre, per affrontare i concorsi ai livelli più alti nelle amministrazioni statali e locali.
Requisiti di accesso ai corsi di studio
Lo studente che intende iscriversi alla laurea magistrale in "Politica, Istituzioni e Mercato" deve aver acquisito negli studi della laurea triennale una preparazione di base adeguata negli ambiti disciplinari storico, politologico, economico-statistico e giuridico che gli consenta di approfondire tematiche inerenti questo corso di laurea. Deve inoltre sapersi esprimere oralmente e per iscritto in lingua inglese. A tal fine, i requisiti curriculari richiesti allo studente per accedere a questo corso di laurea magistrale sono i seguenti:
1) aver acquisito almeno 70 cfu tra i seguenti settori scientifico disciplinari (s.s.d.): IUS/01 (Diritto privato), IUS/08 (Diritto costituzionale), IUS/09 (Istituzioni di diritto pubblico), IUS/10 (Diritto amministrativo), IUS/21 (Diritto pubblico comparato), MSTO/04 (Storia contemporanea), SECS-P/01 (Economia politica), SECS-P/02 (Politica economica), SECS-P/03 (Scienza delle finanze), SECS-S/01 (Statistica), SPS/02 (Storia delle dottrine politiche), SPS/04 (Scienza politica), SPS/07 (Sociologia generale), SPS/08 (Sociologia dei processi culturali e comunicativi), SPS/09 (Sociologia dei processi economici e del lavoro), L-LIN/12 (Lingua inglese).
2) aver inoltre acquisito un minimo di cfu per s.s.d. (non importa se già computati per il soddisfacimento del requisito di cui al punto 1): più specificamente lo studente deve aver acquisito almeno 9 cfu nel s.s.d. M-STO/04, almeno 9 cfu nel s.s.d SPS/04, almeno 9 cfu nel s.s.d SECSP/01 oppure nel s.s.d. SECS-P/03, almeno 9 cfu nel s.s.d. IUS/09, oppure nel s.s.d. IUS/08 oppure nel s.s.d. IUS/21, almeno 6 cfu nel s.s.d SPS/07, almeno 6 cfu nel s.s.d. LLIN/ 12. o, in alternativa, una certificazione di competenza linguistica di livello non inferiore a B2 del quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER). 3) Per la verifica della adeguatezza della preparazione iniziale, aver conseguito il titolo di laurea triennale accedendo alla prova finale con una media ponderata di voto degli esami non inferiore a 26 soddisfa il requisito. Il soddisfacimento dei requisiti curriculari e di adeguatezza della preparazione viene valutato dalla Commissione didattica del corso che può convocare per un colloquio i candidati sia nel caso di mancanza del requisito di adeguata preparazione, sia per una ulteriore selezione tra i candidati che soddisfino i requisiti. Nel caso non sia soddisfatto il requisito della adeguata preparazione, la Commissione didattica, dopo il colloquio, può valutare che la preparazione del candidato sia comunque adeguata ad affrontare il percorso di studi o può invitare lo studente a ripresentarsi, dopo un tempo congruo, per un ulteriore colloquio avente ad oggetto materiali di studio indicati dalla Commissione stessa. Eventuali carenze nei requisiti curriculari o di adeguata preparazione vanno comunque colmate prima dell'immatricolazione al Corso di laurea magistrale.
Al curriculum in Istituzioni e Lobbying, inoltre, come da convenzione con l'Università di Mgimo, si accede mediante il superamento del colloquio di selezione previsto secondo il relativo bando pubblicizzato sul sito web della Scuola.
Articolazione delle attivita' formative ed eventuali curricula
Il corso di studio prevede un‘articolazione in due curricula che si differenziano per un massimo di 30 CFU, così come indicato nel quadro delle attività formative.
Tipologia delle forme didattiche, anche a distanza, degli esami e delle altre verifiche del profitto
Il tipo prevalente di forma didattica finalizzato ad assicurare la formazione culturale e professionale degli studenti di questo corso di laurea è costituito dalle lezioni frontali. Possono comunque essere previste forme didattiche integrative quali esercitazioni, laboratori, seminari. Non sono invece previste forme di insegnamento a distanza.
I singoli corsi di insegnamento incardinati nel presente corso di laurea attribuiscono non meno di 6 crediti formativi (cfu). Ad ogni cfu di attività didattica corrisponde, di norma, 25 ore di lavoro complessive per lo studente.
I corsi di insegnamento possono essere articolati in moduli ai soli fini dell'eventuale previsione di una verifica di profitto mediante prova intermedia organizzata secondo i criteri che il singolo docente ritiene i più opportuni ai fini didattici. Lo studente può sottoporsi o meno a tali prove. Se lo studente le ha sostenute e superate, la valutazione globale tiene conto dell'esito di queste prove. In caso contrario la valutazione è data dalla sola prova finale.
Le prove intermedie si svolgono di norma in forma scritta. L'esame finale può svolgersi in forma scritta e/o orale ed essere integrato da eventuali altre forme di verifica secondo le esigenze specifiche della disciplina.
Il piano di studi non può prevedere che, per l'accesso alla prova finale (tesi di laurea), sia necessario da parte dello studente aver superato più di 12 esami, tenuto conto in ogni caso che i crediti maturati con attività "a scelta libera dello studente" (DM 270/04, art. 10, comma 5, lettera a) corrispondono ad un solo esame.
Modalita' di verifica della conoscenza delle lingue straniere
La verifica della conoscenza di lingue straniere ha luogo mediante il superamento di una "prova di lingua". Tale prova è tesa ad accertare la conoscenza della lingua inglese e consiste in un test (al computer, o in altra forma) di livello C1 del quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER). Il test può essere eseguito da un lettore di lingua della Scuola o, previa convenzione tra le parti, presso il Centro Linguistico di Ateneo. Con delibera del Consiglio del Corso di laurea Magistrale è possibile riconoscere i crediti della prova di lingua a fronte di idonea documentazione attestante un livello di conoscenza della lingua inglese analogo a quello previsto dalla prova.
Nel caso del curriculum in Istituzioni e Lobbying la prova (da svolgersi nella sede ospite) è volta ad accertare la conoscenza di base della lingua italiana per gli studenti provenienti da Mgimo e della lingua russa per gli studenti provenienti dall'Università di Firenze.
Modalità di verifica delle altre competenze richieste, dei risultati degli stages e dei tirocini
A. Verifica delle "abilità informatiche"
La larga diffusione dell'alfabetizzazione informatica rende inutile una verifica delle conoscenze di base e invece richiede forme di accertamento delle abilità più strettamente legate alle conoscenze acquisite nel corso. Si prevede dunque l'introduzione di laboratori specifici nelle discipline metodologiche e quantitative volte all'innalzamento delle competenze informatiche nelle applicazioni effettivamente richieste dalle specializzazioni della laurea magistrale.
B. Verifica dei risultati degli stage
Lo stage è obbligatorio e consiste in una esperienza di inserimento temporaneo, guidato e supervisionato presso aziende, enti pubblici o privati, cooperative, associazioni, centri di ricerca, e quant'altro connesso con il profilo del corso di laurea. Lo stage ha una durata non inferiore a 150 ore (circa 2 mesi a tempo parziale) e, se terminato con valutazione positiva da parte della struttura ospitante e del tutor accademico, fa maturare allo studente 6 cfu nel piano di studi. Lo studente può richiedere di partecipare ad uno degli stage offerti direttamente dal Servizio Stage e tirocini, oppure presentare alla Commissione Stage del corso di laurea un proprio progetto, stabilito di concerto con un tutor accademico e con un responsabile della struttura ospitante. In quest'ultimo caso, assieme alla domanda, lo studente dovrà presentare idonea documentazione attestante la disponibilità da parte della struttura ospitante ed un programma di massima delle mansioni da svolgere. Se la Commissione Stage ritiene adeguato il progetto lo approva, fatta salva la stipula della convenzione tra l'ente ospitante e l'Ateneo secondo l'iter adottato.
In ogni caso la verifica dei risultati dello stage segue le procedure previste del Servizio Stage e tirocini dell'Ateneo.
Con delibera del Consiglio del Corso di laurea è possibile riconoscere i crediti corrispondenti all'attività di stage a fronte di idonea documentazione attestante lo svolgimento di un'esperienza lavorativa coerente con il profilo del corso di laurea e che soddisfi i requisiti minimi previsti per l'attività di stage.
Modalità di verifica dei risultati dei periodi di studio all'estero e relativi CFU
I crediti maturati con attività formative sostenute durante periodi di studio all'estero, se debitamente certificati, sono riconosciuti secondo le modalità previste dagli specifici accordi internazionali, così come applicati dall'Ufficio Relazioni internazionali della Scuola, e comunque entro i limiti imposti dall'ordinamento e dal presente regolamento didattico.
Eventuali obblighi di frequenza ed eventuali propedeuticita
La frequenza ai corsi di insegnamento è fortemente consigliata. Le eventuali propedeuticità sono indicate di anno in anno nel Piano degli studi.
Eventuali modalità didattiche differenziate per studenti part-time
Il corso di laurea magistrale prevede la possibilità di immatricolare studenti impegnati contestualmente in altre attività, i quali potranno essere chiamati a conseguire 30 cfu annui. Compatibilmente con le risorse umane e finanziarie disponibili, e in accordo con la Scuola, il corso promuove attività di tutoraggio e di altro tipo destinate a favorire la formazione di tali studenti. Per la regolazione dei diritti e dei doveri degli studenti part-time si rimanda alle norme generali stabilite dall'Università di Firenze.
Regole e modalità di presentazione dei piani di studio
Lo studente presenta il piano di studi individuale al primo anno di corso, secondo tempi e modalità stabiliti dalla Scuola, e comunque non oltre 31 dicembre di ogni anno. Il piano di studi può essere ripresentato negli anni successivi, apportando modifiche al precedente. Ha valore l'ultimo piano approvato. Il piano di studi è automaticamente approvato se è corrispondente al piano ufficiale degli studi, così come indicato nella Guida dello Studente. In caso contrario, su proposta della Commissione Didattica, il Consiglio del Corso di laurea Magistrale o altro organismo da esso delegato delibera la sua eventuale approvazione entro 30 giorni dalla scadenza di presentazione. Nell'ambito dei crediti a scelta libera lo studente può inserire insegnamenti universitari impartiti presso corsi di laurea magistrali della Scuola di Scienze politiche o di altre Scuole dell'Ateneo di Firenze o di altri Atenei con i quali il corso abbia una convenzione attiva.
Caratteristiche della prova finale per il conseguimento del titolo
Nella prova finale il candidato dovrà mostrare una conoscenza approfondita e una piena maturità di giudizio nei settori che definiscono il profilo professionale scelto, presentando e discutendo davanti a una commissione appositamente nominata un elaborato scritto di media lunghezza su un tema concordato con un docente inserito nel piano di studi della laurea magistrale.
Lo studente che si laurea entro i due anni normali di corso potrà beneficiare di incentivi individuati con delibera del Consiglio nella valutazione dell'esame finale.
Procedure e criteri per eventuali trasferimenti e per il riconoscimento dei crediti formativi acquisiti in altri corsi di studio e di crediti acquisiti dallo studente per competenze ed abilità professionali adeguatamente certificate e/o di conoscenze ed abilità maturate in attività formative di livello post-secondario
A. Passaggi dai corsi di studio di laurea magistrale ex D.M. 509/99 al presente corso di
studio di laurea magistrale ex D.M. 270/04.
Per i passaggi dai corsi di studio di laurea magistrale ex D.M. 509/99 al presente corso di studio di laurea magistrale ex D.M. 270/04 è competente la Commissione Didattica che valuta le singole richieste attenendosi ai seguenti criteri:
1) per ogni settore disciplinare i crediti acquisiti presso altre istituzioni universitarie nazionali e dell'Unione Europea, nonché presso altro corso dell'Università di Firenze, sono riconosciuti nella maniera più ampia, ma comunque nei limiti dei crediti attribuiti dall'ordinamento e dal regolamento didattico del corso di studi, tenuto conto dei vincoli relativi al tipo di attività e agli ambiti disciplinari;
2) ai fini del riconoscimento dei crediti possono essere definite equipollenze fra settori disciplinari affini e fra insegnamenti dello stesso settore disciplinare o di settori disciplinari affini;
3) gli eventuali crediti in eccesso possono essere riconosciuti nell'ambito delle attività a scelta libera dello studente;
4) nel caso di riconoscimenti parziali di un insegnamento, viene determinato l'ammontare di crediti dell'esame integrativo volto a completare il riconoscimento totale di detto insegnamento.
B. Passaggi da altri corsi di studio di laurea magistrale ex D.M. 270/04 al presente corso di studio di laurea magistrale
Per i passaggi da altri corsi di studio di laurea magistrale ex D.M. 270/04 al presente corso di studio di laurea magistrale la stessa Commissione di cui al punto A valuta le singole richieste attenendosi ai seguenti criteri:
1) viene esaminata la carriera di studi dello studente che ha fatto domanda di passaggio, così da determinare il possesso dei requisiti di accesso secondo quanto previsto all'art. 3; in caso positivo, si procede nel modo seguente:
2) per ogni settore disciplinare i crediti acquisiti presso altre istituzioni universitarie nazionali e dell'Unione Europea, nonché presso altro corso dell'Università di Firenze, sono riconosciuti nel rispetto dell'affinità degli esami già sostenuti con quelli previsti dal piano di studi del presente corso di studi, comunque nei limiti dei crediti attribuiti dall'ordinamento e dal regolamento didattico del corso di studi, tenuto conto dei vincoli relativi al tipo di attività e agli ambiti disciplinari;
3) ai fini del riconoscimento dei crediti possono essere definite equipollenze fra settori disciplinari affini e fra insegnamenti dello stesso settore disciplinare o di settori disciplinari affini;
4) gli eventuali crediti in eccesso possono essere riconosciuti nell'ambito delle attività a scelta libera dello studente;
5) nel caso di riconoscimenti parziali di un insegnamento, viene determinato l'ammontare di crediti dell'esame integrativo volto a completare il riconoscimento totale di detto insegnamento.
C. Passaggi dal corso di studio di laurea magistrale in Scienze della politica e dei processi
decisionali ex D.M. 270/04 al presente Corso di studio di laurea magistrale
La Commissione piani di studio di cui al punto A valuta le singole richieste attenendosi ai seguenti criteri:
1) per ogni settore disciplinare i crediti già acquisiti sono riconosciuti nel rispetto dell'affinità degli esami già sostenuti con quelli previsti dal piano di studi del corso di studi, comunque nei limiti dei crediti attribuiti dall'ordinamento e dal regolamento didattico;
2) ai fini del riconoscimento dei crediti possono essere definite equipollenze fra settori disciplinari affini e fra insegnamenti dello stesso settore disciplinare o di settori disciplinari affini;
3) gli eventuali crediti in eccesso possono essere riconosciuti nell'ambito delle attività a scelta libera dello studente;
4) nel caso di riconoscimenti parziali di un insegnamento, viene determinato l'ammontare di crediti dell'esame integrativo volto a completare il riconoscimento totale di detto insegnamento.
Servizi di tutorato
Il corso di laurea si avvale dei servizi di tutorato messi a disposizione dalla Scuola e dall'Ateneo. In particolare, si avvale dei lettori di lingua della Scuola e dei servizi del Centro linguistico di Ateneo per l'attività di tutorato linguistico. Inoltre, al fine di permettere allo studente di programmare al meglio il proprio percorso universitario, a partire dalle procedure d'accesso o di passaggio al corso e fino alle modalità di verifica delle attività formative ulteriori rispetto agli esami, il consiglio del corso di laurea delega un proprio docente a svolgere le funzioni di orientamento in entrata e in itinere. Il delegato all'orientamento fa parte del Centro di orientamento in ingresso e in itinere della Scuola. Il delegato all'orientamento è altresì membro della Commissione piani di studio, che ha il compito di aiutare gli studenti nella scelta del curriculum di studi e nella compilazione del loro piano di studi, oltre che nel predisporre il lavoro istruttorio finalizzato alla loro approvazione da parte del Consiglio di corso o da organo da questo delegato.
Pubblicita su procedimenti e decisioni assunte
Le decisioni assunte dal consiglio del corso di laurea sono rese pubbliche con le modalità previste dalle varie norme pertinenti. Le decisioni di competenza delle varie commissioni del corso di laurea e rilevanti per gli studenti sono pubblicizzate sul sito della Scuola e del corso di laurea.
Valutazione della qualita'
È prevista la rilevazione dell'opinione degli studenti frequentanti come obbligo per tutti i docenti e per tutti gli insegnamenti del corso di studio, secondo le modalità adottate dal Servizio di valutazione della didattica dell'Ateneo. Il Corso di laurea attiva al suo interno un sistema di valutazione della qualità coerente con il modello approvato dagli organi accademici.
Abilità comunicative (communication skills)
Il laureato deve essere capace di argomentare in forma orale e scritta, utilizzando diverse tipologie di linguaggio (politologico, sociologico, economico, giuridico) a seconda del contesto e dell'interlocutore. Deve essere in grado infatti di comunicare idee, problemi e soluzioni, sia a specialisti che a non specialisti. Deve essere capace di "ascolto attivo", di negoziare e lavorare in gruppo, prendendo in considerazione punti di vista molteplici. Deve potersi esprimere con appropriatezza e specificità di linguaggi in almeno una lingua straniera.
Le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono verificati sono costituiti da presentazioni in classe, esercitazioni, stesura di paper o brevi dossier, simulazioni, nonché dalle relative verifiche in itinere ed esami finali.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Il laureato deve essere in grado di articolare in modo personale ed originale le informazioni che gli consentono di affrontare problemi complessi e di valutare le diverse questioni in modo critico e consapevole. L'autonomia di giudizio sarà sviluppata prima di tutto portando gli studenti a vedere l'insieme delle diverse relazioni (storiche, giuridiche, politiche, sociali, economiche) che caratterizzano le decisioni collegiali in istituzioni complesse. Deve essere capace di valutare le implicazioni di un contesto specifico e di analizzare ed elaborare in modo creativo le diverse informazioni per risolvere al meglio le questioni che gli vengono sottoposte.
Le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono verificati sono costituiti da presentazioni in classe, esercitazioni, verifiche in itinere ed esami finali.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
Il laureato magistrale in "Politica, Istituzioni e Mercato" dovrà essere in grado di applicare informazioni in modo razionalmente coerente analizzando problemi complessi tipici delle istituzioni pubbliche, politiche ed economiche di alto profilo, e delle imprese private.
Le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono verificati sono costituiti da seminari, esercitazioni, presentazioni in classe, workshop, nonché attività di stage e tirocinio in cui gli studenti sono valutati anche in vista delle prove intermedie e degli esami finali.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Il laureato deve essere capace di sviluppare le proprie attitudini e conoscenze; di acquisire nuove metodologie connesse alle scienze sociali, al fine di poterle utilizzare in molteplici settori, per risolvere problemi nuovi e diversi. La capacità di apprendimento autonoma e di organizzazione indipendente del proprio lavoro saranno ottenute come risultato di un metodo di insegnamento interdisciplinare portato ai livelli della frontiera della ricerca scientifica. In questo modo lo studente padroneggerà le conoscenze scientifiche disponibili, avrà familiarità con le fonti documentali e sarà, quindi, consapevole di quali soluzioni sono disponibili e per quali, invece, deve far ricorso alle proprie capacità di apprendimento. Deve essere in grado di ulteriori ed autonomi apprendimenti anche studiando in ambiente e-learning.
Le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono verificati sono costituiti da ricerche bibliografiche, documentali e di data-set, laboratori, esercitazioni, simulazioni, nonché dalle relative verifiche in itinere ed esami finali
Comunicazioni dell'ateneo al CUN
Le modifiche proposte all'ordinamento del presente corso di studi ex "Scienze della politica e dei processi decisionali", ora ridenominato "Politica Istituzioni e Mercato", sono funzionali alla re-introduzione di una articolazione curriculare che, già presente nell'ordinamento ex DM 270/04, era stata in seguito cancellata a causa dei vincoli stringenti posti dalla normativa successiva, ma senza la quale il corso di studio ha perso attrattività presso gli studenti, come rilevato dal calo degli iscritti. Dunque, le revisioni sono volte a raccordare meglio gli obbiettivi formativi specifici e gli sbocchi occupazionali – che nel loro complesso rimangono sostanzialmente inalterati – ai profili curriculari, apportando conseguentemente delle modifiche (peraltro limitate) alla tabella delle attività formative. Si è poi colta questa occasione per un adeguamento su vari punti alle raccomandazioni del CUN nella scrittura degli ordinamenti didattici, ritoccando nella direzione delle linee guida le conoscenze richieste per l'accesso, gli obiettivi formativi e gli sbocchi occupazionali, la motivazione dell'inserimento nelle attività formative affini di settori già presenti nelle attività caratterizzanti, il valore dei CFU massimi delle attività a scelta libera degli studenti.
Rispetto all'ordinamento precedente di questo corso di studi, la tabella delle attività formative apporta limitate modifiche.
1) Per quanto riguarda le attività formative caratterizzanti, i CFU minimi degli ambiti economico-statistico, giuridico, sociologico e politologico variano, rispettivamente, da 12 a 9, da 12 a 15, da 0 a 6, da 15 a 9. I CFU minimi e massimi del complesso delle attività caratterizzanti invece non cambiano.
2) Per quanto riguarda le attività formative affini e integrative, i CFU massimi dei vari ambiti disciplinari sono aumentati da 27 a 30, fermo restando i CFU minimi per ciascuno di essi pari a 0. L'ampio intervallo di CFU è richiesto dalla previsione di curricula che si differenziano per la prevalenza di specifici ambiti. Sono stati poi inseriti otto nuovi settori scientifico-disciplinari (SECS-S/01, SECS-S/03, SECS-S/04, SECS-S/05, SECS-P/05, SECS-P/07, SECS-P/08, SECS-P/10) per consentire l'inclusione nell'offerta formativa programmata di insegnamenti specialistici per un curriculum.
3) Per quanto riguarda le attività a scelta dello studente, sono stati ridotti da 18 a 15 i CFU massimi seguendo la raccomandazione contenuta nel documento del CUN "Guida alla scrittura degli ordinamenti didattici" (8 settembre 2015), punto E. 10, p. 23.
4) Per quanto riguarda le ulteriori attività formative, i CFU minimi della voce "Abilità informatiche e telematiche" sono stati ridotti da 3 a 0, poiché le "modalità di accertamento delle abilità informatiche" prevista dagli obbiettivi formativi qualificanti della classe LM-62 sarà ricompresa in alcune attività formative caratterizzanti o affini (ad esempio grazie alla pratica nell'uso di alcuni software impiegati nella ricerca sociale ed economica)
5) In considerazione delle variazioni di cui sopra, l'intervallo totale dei CFU passa da un minimo di 96 ad un minimo di 93, mentre il massimo rimane di 198. Come detto, le limitate variazioni qui apportate sono funzionali alla (re-)introduzione di una articolazione curriculare che in precedenza era stata cancellata a causa dei vincoli stringenti posti dalla normativa ma senza la quale il corso di studio ha perso attrattività presso gli studenti, come rilevata dal calo degli iscritti.
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
Il laureato magistrale in "Politica, Istituzioni e Mercato" deve possedere una conoscenza avanzata delle metodologie proprie delle scienze sociali e dei relativi linguaggi, di cui dovrà padroneggiare i metodi e i contenuti. Il laureato dovrà, inoltre, essere in grado di analizzare le problematiche connesse ai processi politici e sociali.
Le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono verificati sono costituiti, in relazione alle singole discipline, da lezioni teoriche e seminari, oltre che dalle relative esercitazioni e prove orali e/o scritte svolte in itinere o negli esami finali.
Motivi dell'uso nelle attività affini di settori già previsti dal decreto per la classe
In considerazione degli obiettivi formativi del Corso di laurea, nell'ambito delle attività affini e integrative la formazione da impartire non può che riferirsi anche a insegnamenti nei settori scientifico-disciplinari presenti tra le attività caratterizzanti della tabella ministeriale della Classe.
Tale inclusione è dettata dal fatto che la tabella comprende tra le attività caratterizzanti la quasi totalità dei settori scientifico-disciplinari di rilievo per il percorso formativo, e, più in particolare, perché i SSD ripresi sono (a) settori dal contenuto molto ampio e diversificato al loro interno (ad esempio SPS/01, SPS/03, SPS/04, SPS/07, SPS/11, M-STO/04, SECS-P/01, SECS-P/02, IUS/01, IUS/08, IUS/09, IUS/21), oppure (b) settori nei quali è indispensabile approfondire le conoscenze e competenze al fine di caratterizzare il profilo del laureato secondo le esigenze del mondo delle professioni e/o della formazione superiore (ad esempio SECS-P/03, SECS-P/05, SECS-S/03, SECS-S/04, SECS-S/05, IUS/10, SPS/08, SPS/09).
In ogni caso, il regolamento didattico del corso di studio e l'offerta formativa programmata saranno tali da consentire agli studenti che lo vorranno di seguire percorsi formativi nei quali sia presente un'adeguata quantità di crediti in settori affini e integrativi che non siano già caratterizzanti.
Motivi dell'istituzione di più corsi nella classe
Il Consiglio di Facoltà di Scienze Politiche, nella seduta del 7 dicembre 2011, ha deliberato la disattivazione dall'a.a. 2012/2013 del Corso di Laurea in Analisi e politiche dello sviluppo locale e regionale che apparteneva alla stessa classe LM-62 del Corso di Laurea Magistrale in Scienze della politica e dei processi decisionali. Viene a mancare l'istituzione di più Corsi nella classe.
Nota relativa ai settori e crediti selezionati per le attività caratterizzanti
Rispetto all'ordinamento precedente di questo corso di studi, la tabella delle attività formative apporta limitate modifiche. Esse sono:
- Per quanto riguarda le attività formative caratterizzanti, i CFU minimi degli ambiti economico-statistico, giuridico, sociologico e politologico variano, rispettivamente, da 12 a 9, da 12 a 15, da 0 a 6, da 15 a 9. I CFU minimi e massimi del complesso delle attività caratterizzanti invece non cambiano.
Come detto, le limitate variazioni qui apportate sono funzionali alla (re-)introduzione di una articolazione curriculare che in precedenza era stata cancellata a causa dei vincoli stringenti posti dalla normativa ma senza la quale il corso di studio ha perso attrattività presso gli studenti, come rilevata dal calo degli iscritti.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il corso di laurea magistrale in "Politica, Istituzioni e Mercato" assicura una ben equilibrata formazione multidisciplinare: politologica, economica, giuridica, storica e sociologica che consente di padroneggiare gli strumenti conoscitivi necessari per interpretare i processi politici, economici e sociali. Il percorso formativo ha quindi come obiettivo la specializzazione nelle discipline delle scienze sociali, specializzazione che consente allo studente di acquisire le conoscenze indispensabili in ordine ai processi di formazione delle decisioni collettive e di funzionamento delle istituzioni pubbliche e private.
Il percorso di studi, tramite un iniziale tronco comune di ambiti disciplinari, tra i quali sarà possibile optare per insegnamenti diversi, e poi tramite una articolazione curriculare con insegnamenti più specialistici e focalizzati, offre una preparazione poliedrica che consente allo studente di cogliere molteplici opportunità, seppure all'interno di due principali profili formativi corrispondenti ai due curricula in cui è diviso il corso.
Grazie alla attività formative caratterizzanti, improntate alla multidisciplinarietà tipica delle scienze politiche, e alla successiva specializzazione di stampo prevalentemente politologico prevista dal primo curriculum, il corso forma innanzitutto laureati in grado di operare nel mondo della politica e delle istituzioni, sia in qualità di consulenti politici ed esperti di relazioni istituzionali capaci di fornire assistenza in primis a candidati e partiti, ma anche ad associazioni professionali e sindacali, nonché ad imprese private che necessitano di interfacciarsi con la politica, sia in qualità di funzionari o assistenti all'interno delle assemblee rappresentative, anche ai più alti livelli di governo attraverso l'ulteriore stadio formativo offerto presso l'Università di Firenze dal "Seminario di studi e ricerche parlamentari Silvano Tosi". Funzionari provvisti di una preparazione multidisciplinare sono richiesti dalla Presidenza del Consiglio, dalla Camera dei deputati, dal Senato della Repubblica, dagli organi rappresentativi delle amministrazioni territoriali, nonché da organizzazioni internazionali.
Forte della preparazione interdisciplinare garantita dal tronco comune, il secondo curriculum forma figure professionali in grado di inserirsi attivamente nei processi decisionali di organismi complessi quali quelli preposti alla formazione delle politiche pubbliche (nazionali ed europee) e alle strategie delle grandi imprese. Particolare rilievo viene dato agli strumenti dell'analisi economica e alle metodologie di analisi quantitativa applicati al funzionamento, alle strategie e all'organizzazione interna delle grandi aziende private e degli organismi pubblici. In breve, una figura professionale che sia in grado di fornire un supporto di analisi, anche quantitativa, e di valutare le opzioni strategiche nel caso delle organizzazioni complesse, sia se costituite da aziende che operano sul mercato, sia se rappresentate da istituzioni pubbliche. La richiesta per queste figure professionali proviene dalle amministrazioni pubbliche (uffici di analisi e supporto alle decisioni presso governo centrale e amministrazioni regionali e comunali; istituzioni europee e internazionali), e dalle grandi aziende private in ragione del ruolo strategico dei servizi che offrono e dell'importanza che per esse rivestono le relazioni con centri decisionali pubblici nazionali ed internazionali nella formazione delle loro strategie sul mercato globale. Il laureato viene preparato, inoltre, per affrontare i concorsi ai livelli più alti nelle amministrazioni statali e locali.
Consultazione con le organizzazioni rappresentative - a livello nazionale e internazionale - della produzione di beni e servizi, delle professioni (Istituzione del corso)
Il Comitato d'Indirizzo della Facoltà di Scienze Politiche, consapevole dei vincoli imposti dalle vigenti norme, concorda con la riduzione dei Corsi di Laurea triennali e magistrali e dei curricula al loro interno, pur segnalando la significativa perdita nel panorama dell'offerta formativa.
Ritiene comunque che i corsi di laurea riorganizzati per rispettare la nuova normativa rispondano alle tradizioni scientifiche e culturali della Facoltà.
Il Comitato d'Indirizzo della Facoltà di Scienze Politiche approva, all'unanimità, l'offerta formativa della Facoltà.