Il corso punta ad inquadrare innanzitutto il ruolo e le responsabilità dei diversi livelli di governo – sovranazionale, nazionale, regionale e locale - nel sistema italiano di protezione sociale e a fornire gli strumenti metodologici, concettuali ed analitici per capire ed interpretare la dimensione territoriale del welfare state italiano e le profonde differenze che caratterizzano l'intervento delle regioni in ambito sociale e sanitario.
1) Ferrera, M., Fargion, V. e Jessoula, M. (2012). Alle Radici del welfare all'italiana. Origini e futuro di un modello sociale squilibrato, Padova, Marsilio, pp. 3-28.
2) ISTAT, Rapporto annuale 2016, cap. 5 (Il sistema della protezione sociale e le sfide generazionali) pp. 197-210. http://www.istat.it/it/files/2016/04/Cap_5_Ra2016.pdf
3) Fargion, V. (1997). Geografia della cittadinanza sociale in Italia. Regioni e politiche assistenziali dagli anni settanta agli anni novanta, Bologna, Bologna, Il Mulino, cap. 4 (La legislazione regionale) pp. 135-165.
4) Fargion, V. e Gualmini, E. (a cura di) (2013). Tra l'incudine e il martello. Regioni e nuovi rischi sociali in tempi di crisi, Bologna, Il Mulino, Introduzione, solo pp.7-27; cap. 1 (Le politiche per la non-autosufficienza), pp.37-71; e Conclusioni, pp. 229-258.
5) Bifulco, L. (2015). Il welfare locale, Roma, Carocci, capitolo 7 (Pubblico e privato), pp.143-162.
6) Arlotti, M. (2014). Dati di sfondo. Il sistema sanitario italiano in prospettiva comparata, Politiche Sociali/Social Policies, 3, pp.453-473.
7) Pavolini, E. (a cura di) (2011). Il cambiamento possibile. La sanità in Sicilia tra Nord e Sud, Roma, Donzelli, cap.1 (Il funzionamento e la performance dei sistemi sanitari regionali italiani), pp. 3-11; cap. 7 (Come spiegare le differenze regionali nella sanità), pp. 191-234; e cap. 8 (Piani di rientro e cambiamenti nella sanità regionale), pp. 235-244.
Terzo modulo
8) Fondazione Astrid e Circolo Fratelli Rosselli (2018). Nuove e (vecchie) povertà: quale riposta?, Bologna, Il Mulino, capitolo 11 (I centri pubblici per l’impiego), pp. 239-277.
9) Jessoula, M. e Raitano, M. (2020). Pensioni e disuguaglianze: una sfida complessa, l’equità necessaria, Politiche Sociali/Social Policies, 1, pp. 57-75.
10) Saraceno, C. (2020), Politiche per le famiglie e disuguaglianze, Politiche Sociali/Social Policies, 1, pp. 103-123.
11) Sgritta, G.B. (2020). Politiche e misure della povertà: il reddito di cittadinanza, Politiche Sociali/Social Policies, 1, pp. 39-55.
12) Ambrosini, M. e Campomori, F. (2020). La controversia dell’asilo: politiche di accoglienza e solidarietà contro i confini, Politiche Sociali/Social Policies, 2, pp. 181-200.
Obiettivi Formativi
Il corso intende fornire agli studenti le chiavi di lettura per inquadrare le dinamiche dei sistemi locali di welfare nel più ampio contesto delle politiche sociali sia a livello nazionale che europeo, mettendo a fuoco i vincoli e le opportunità con cui si misurano gli attori del policy making locale e le difficoltà connesse all' implementazione delle politiche.
Metodi Didattici
Il corso è impostato in maniera fortemente interattiva con ampio utilizzo di tabelle e grafici che gli studenti saranno chiamati a discutere e analizzare (su indicatori di bisogno, livelli di copertura, profilo delle prestazioni, distribuzione della spesa e modalità di finanziamento). Inoltre i frequentanti saranno impegnati in lavori di gruppo destinati ad approfondire quattro aree tematiche di particolare rilevanza per i livelli locali di governo.
Modalità di verifica apprendimento
Esame orale finale sui testi indicati nel programma del corso. Per i frequentanti è prevista una riduzione dei materiali di lettura indicati nel programma in quanto essi saranno chiamati a sviluppare un lavoro di gruppo dedicato ad approfondire una delle seguenti quatto tematiche: politiche per la prima infanzia; politiche attive del lavoro con particolare riferimento alla disoccupazione giovanile e ai NEET; politiche di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale; politiche di accoglienza dei rifugiati. Il lavoro di gruppo dovrà dimostrare la padronanza degli strumenti metodologici e concettuali forniti nell'arco del corso.
Programma del corso
Nel primo e nel secondo modulo saranno affrontate le seguenti tematiche:
1.Strumentazione analitica e concettuale per lo studio delle politiche sociali (destinatari, fonti di finanziamento, tipi di prestazioni, logiche di intervento).
2.inquadramento del welfare state italiano in prospettiva comparata con particolare attenzione alla distorsione funzionale e distributiva del sistema italiano di protezione sociale.
3. analisi della spesa sociale italiana rispetto ai principali settori di intervento e con riferimento agli altri paesi europei.
4. Approfondimento sul sistema pensionistico italiano (che rappresenta la principale voce di spesa del welfare state italiano) e sui suoi sviluppi più recenti
5. Inquadramento della componente territoriale nell'ambito del welfare state italiano.
6. Approfondimento delle politiche politiche socio-assistenziali promosse dalle regioni fin dalla loro prima istituzione; identificazione dei tre modelli di politica sociale che caratterizzano la fase di avvio dell'esperienza regionale e ricostruzione delle tappe successive.
7. Riflessione sui nuovi rischi sociali e sul ruolo delle regioni in questo ambito. Approfondimento sulle politiche relative alla non autosufficienza.
8. il sistema sanitario italiano in prospettiva comparata.
9. Analisi dei fattori che incidono sulla diversa performance dei sistemi sanitari regionali.
10. Le politiche migratorie nel contesto italiano
Nell’affrontare le politiche socio-assistenziali, sanitarie e migratorie l'analisi prenderà in considerazione il ruolo degli apparati amministrativi regionali, le dinamiche tra regione ed enti territoriali, il rapporto tra pubblico, privato e organizzazioni non profit, le modalità di gestione dei servizi, l'entità e le fonti di finanziamento, le implicazioni per i cittadini delle diverse modalità di intervento con una particolare attenzione per gli sviluppi attualmente in corso..
Sulla scorta degli strumenti analitici forniti nel corso dei primi due moduli nel terzo modulo gli studenti saranno chiamati a presentare i risultati del lavoro di gruppo realizzato sulle seguenti quattro aree tematiche: politiche per la prima infanzia, politiche di contrasto alla povertà, politiche attive del lavoro con particolare riferimento alla disoccupazione giovanile e ai NEET; politiche di accoglienza dei rifugiati. La parte conclusiva del corso sarà dedicata ad un lavoro seminariale volto ad analizzare le dinamiche di interazione tra livello nazionale, sovra-nazionale e subnazionale. Particolare attenzione sarà dedicata a ripercorrere il ruolo giocato dall'Unione Europea in ambito sociale, a inquadrare le misure adottate a seguito della crisi economico finanziaria del 2008 e a discutere le sfide irrisolte che stanno minando il futuro dell'Europa ( non solo) sociale