Partendo dai principi teorici e operativi della nonviolenza, il corso offre un'introduzione generale ai concetti e alle pratiche della mediazione dei conflitti e alle tecniche della democrazia partecipativa. Verranno approfondite le tecniche impiegate in mediazione (problem-solving e trasformativa) e alcune tecniche specifiche dei processi di democrazia partecipativa, tra cui la facilitazione e l'Open Space Technology.
- Glasl, F. (2019) Auto-aiuto nei conflitti, Firenze: Editpress.
- Bigi, M., Francesca, M., & Rim Moiso, D. (2016). Facilitiamoci! Prendersi cura di gruppi e comunità. Molfetta: La Meridiana.
- Covelli R. (2019) Potere forte, Firenze: Effequ
- Nanz Patrizia, & Fritsche Miriam. (2014). La partecipazione dei cittadini: un manuale. Metodi partecipativi: protagonisti, opportunità e limiti. Bologna: Regione Emilia-Romagna. Assemblea legislativa, p. 9-30, 40-55, 96-100.
https://partecipazione.regione.emilia-romagna.it/tecnico-di-garanzia/documentazione/la-partecipazione-dei-cittadini-un-manuale
Obiettivi Formativi
CONOSCENZE:
Principi e dinamiche della nonviolenza; Principi e modelli più diffusi della mediazione dei conflitti. Teorie, principi e modelli più diffusi della facilitazione dei processi decisionali nei gruppi e della democrazia partecipativa.
COMPETENZE:
Progettazione e gestione di processi di mediazione e di facilitazione di esperienze di democrazia partecipativa
Capacità acquisite al termine del corso:
capacità comunicative; ascolto attivo; capacità di riassumere e sintetizzare una pluralità di situazioni complesse
Metodi Didattici
La metodologia del laboratorio si basa sui principi della formazione attiva: la dimensione cognitiva dell'apprendimento sarà collegata a quella esperienziale.
Il laboratorio si basa sulla partecipazione attiva degli studenti: parte del lavoro viene svolta direttamente durante le lezioni, e la continuità nella partecipazione è fondamentale.
COVID 19: il lab. si terrà in modalità online , sono previste 3 uscite didattiche per didattica all'aperto al parco delle Cascine.
Altre Informazioni
Alle / ai partecipanti si chiede di lavorare in una situazione concreta dove impiegare le conoscenze e competenze apprese.
In particolare, agli studenti viene chiesto di organizzare un evento partecipativo pubblico a Novoli sul tema della crisi climatica ("Green Day"), o in alternativa un intervento di progettazione partecipata e creazione di un bosco-frutteto urbano in un quartiere di Firenze.
Le / gli studenti potranno proporre anche attività autonome. Situazioni in cui impiegare le competenze esplorate nel laboratorio si presentano in molti altri contesti. Potrà trattarsi di una realtà associativa, un conflitto tra conoscenti, all’università, a livello di quartiere o comunità. Esempi: facilitare processi decisionali in un collettivo studentesco; mediare un conflitto all’interno di un collettivo studentesco; comprendere, seguire e/o partecipare in prima persona a iniziative di protesta e mobilitazione; partecipare attivamente a percorsi di cittadinanza attiva; favorire l’accoglienza e l’integrazione di migranti e richiedenti asilo in un quartiere o comune, in particolare in presenza di opposizione e proteste.
I risultati del lavoro sul campo verranno discussi nella sessione finale.
Viene incoraggiata altresì una sinergia con l'esperienza della Local Conference of Youth (LCOY) all'interno dei negoziati per il contrasto al cambiamento climatico (COP 26 Glasgow 2021).
Modalità di verifica apprendimento
Per studenti "frequentanti": discussione dell'esperienza seminariale e di eventuali progetti pratici, alla luce delle teorie e dei modelli incontrati nel laboratorio.
Gli studenti “frequentanti” possono fare un massimo di due assenze. In caso di numero maggiore di assenze, gli studenti concorderanno con il docente un'integrazione (studio approfondito di testi).
Esame per non frequentanti
- Studio dei testi di Glasl (2019), Covelli (2019) e Bigi / Francesca / Rim Moiso (2016),
Programma del corso
Il programma esteso verrà fornito sulla piattaforma Moodle.