Il diritto processuale civile disciplina specie di procedimenti (i processi) organizzati principalmente dallo Stato e diretti ad assicurare che le norme di diritto sostanziale siano attuate anche nella ipotesi di mancata cooperazione spontanea fra i soggetti.
Contenuto del corso - Cognomi E-N
Il diritto processuale civile (moduli A e B) disciplina specie di procedimenti (i processi) organizzati principalmente dallo Stato e diretti ad assicurare che le norme di diritto sostanziale siano attuate anche nella ipotesi di mancata cooperazione spontanea fra i soggetti. Fondamentale è pertanto la conoscenza preliminare (soprattutto) del diritto privato nei molti aspetti che sono coinvolti dallo studio del processo civile. Questa è la difficoltà principale della materia.
Contenuto del corso - Cognomi O-Z
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Il diritto processuale civile disciplina specie di procedimenti (i processi) organizzati principalmente dallo Stato e diretti ad assicurare che le norme di diritto sostanziale siano attuate anche nella ipotesi di mancata cooperazione spontanea fra i soggetti. Fondamentale è pertanto la conoscenza preliminare (soprattutto) del diritto privato nei molti aspetti che sono coinvolti dallo studio del processo civile. Questa è la difficoltà principale della materia.
Testo di studio: Andrea Proto Pisani, Lezioni di diritto processuale civile, sesta ed., Napoli, Jovene, 2014. Gli appunti presi e le dispense eventualmente distribuite a lezione sono dirette ad agevolare, ma in nessun caso a sostituire, lo studio del predetto manuale. La preparazione dell’esame richiede, oltre allo studio del libro di testo, anche la consultazione costante del codice civile e del codice di procedura civile, aggiornati al 2017, anche in considerazione di alcune novità legislative successive alla pubblicazione del manuale. Fra quelli in commercio, mi trovo bene con codici editi da Zanichelli (codice civile, curato da de Nova; codice di procedura civile, curato da Ferri). È necessario inoltre (prima di tutto) tenere presente la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e la Costituzione, specialmente nelle disposizioni dedicate al processo. Per quanto riguarda le novità legislative, si vedano in particolare: a) la legge 10 novembre 2014, n. 162, che ha a1) introdotto la negoziazione assistita, a2) previsto, all'art. 183-bis c.p.c., il mutamento d'ufficio del rito ordinario in rito sommario di cognizione, a3) apportato modifiche al processo esecutivo (in particolare agli artt. 543 e 547 c.p.c., in tema di espropriazione presso terzi); b) il d.lgs. 13 luglio 2017, n. 116, all’art. 27, che ha modificato competenza del giudice di pace; c) la l. 27 febbraio 2015, n. 83, che ha riformato la disciplina della responsabilità civile dei magistrati; d) il d.l. 31 agosto 2016, n. 168, convertito, con modificazioni, nella l. 25 ottobre 2016, n. 197, che ha modificato lo svolgimento del giudizio di cassazione; e) le l. 9 agosto 2013, n. 98, 11 agosto 2014, n. 114, 6 agosto 2015, n. 132, 30 giugno 2016, n. 119, che hanno introdotto ulteriori modifiche all’esecuzione forzata (per queste modifiche vedi l’aggiornamento del cap. XV del manuale, scaricabile da Moodle). Cinque consigli generali per lo studio del diritto processuale civile: 1. Prima del ricordare ciò che si studia viene il comprenderlo, e lo si comprende se ci si domanda continuamente perché una certa cosa è così, piuttosto che non in un altro modo. Se si riesce a dare una risposta soddisfacente a questa domanda, il ricordare (memorizzare) vien da solo. 2. Il diritto processuale civile è in realtà il diritto privato fatto valere in giudizio. Fondamentale è il ripasso del diritto privato nei molti aspetti che sono coinvolti dallo studio del processo civile (e anche il ripasso del diritto costituzionale nella parte che riguarda l'organizzazione della giustizia). Questa è la difficoltà principale della materia. Vi prego di tenerne conto al massimo grado. Un corollario è che nello studiare il diritto processuale civile il richiamo a temi e aspetti della procedura penale non aiuta (anzi a volte è dannoso). 3. Prendete la massima dimestichezza con i codici, che potete consultare in sede di esame e che quindi non avete bisogno di memorizzare. L'esame può cominciare spesso con la lettura da parte vostra dell'articolo coinvolto dalla domanda. 4. L'apprendimento di questa materia non è come seguire una linea ma è come entrare dentro a una sfera: la curvatura della sfera mette tra di loro in relazione i concetti che avete appreso in parti distinte del programma. Questa relazione aiuta a ricordarli. Nel ripasso finale, non ripercorrete il manuale dall'inizio alla fine, ma piuttosto muovetevi al suo interno come all'interno di uno spazio curvo, facendovi trasportare da queste curvature (cioè, saltate “in qua e in là”, non a caso, ma seguendo questi collegamenti trasversali). 5. La parte introduttiva del corso, nonché “Le quattro brevi lezioni sul processo civile” di Andrea Proto Pisani, sono pensate per aiutarvi in questo percorso e devono essere tenute presenti durante tutto il corso dello studio.
A. Proto Pisani, Lezioni di diritto processuale civile, 6a ed., Napoli, 2014
Per il primo modulo, sul quale può essere sostenuta la prova intermedia, le parti del manuale da studiare sono le seguenti:
1. Introduzione e capitolo I
2. Capitolo II
3. Capitolo IX, paragrafi 1.1. e 1.2.
4. Capitolo X
5. Capitolo III e Capitolo XVII
6. Capitolo IV
7. Capitolo V
8. Capitolo VI, tranne i paragrafi 8.4.1., 8.4.2., 8.4.5., 8.4.6., 9
9. Capitolo VII
10. Capitolo VIII, tranne il paragrafo 2
11. Capitolo IX, paragrafi 7, 8
G. De Nova, Codice civile e leggi collegate, Bologna, 2017
C. Ferri, Codice di procedura civile e leggi collegate, Bologna, 2017
Chi avesse già acquistato il codice civile e il codice di procedura civile aggiornati può continuare a studiare su quelli già in suo possesso.
Libri di testo consigliati - Cognomi O-Z
A. Proto Pisani, Lezioni di diritto processuale civile, 6a ed., Napoli, 2014
Per il primo modulo, sul quale può essere sostenuta la prova intermedia, le parti del manuale da studiare sono le seguenti:
1. Introduzione e capitolo I
2. Capitolo II
3. Capitolo IX, paragrafi 1.1. e 1.2.
4. Capitolo III e Capitolo XVII
5. Capitolo X
6. Capitolo IV
7. Capitolo V
8. Capitolo VI, tranne il paragrafo 9
9. Capitolo VII
10. Capitolo VIII, tranne il paragrafo 2
G. De Nova, Codice civile e leggi collegate, Bologna, 2017
C. Ferri, Codice di procedura civile e leggi collegate, Bologna, 2017
Chi avesse già acquistato il codice civile e il codice di procedura civile aggiornati può continuare a studiare su quelli già in suo possesso.
Obiettivi Formativi - Cognomi A-D
Conoscenza sistematica delle forme di tutela giurisdizionale dei diritti, nonché dei processi civili, cioè degli strumenti diretti ad assicurare che le norme sostanziali (essenzialmente: diritto civile, diritto commerciale, diritto del lavoro) siano attuate anche nella ipotesi di mancata cooperazione spontanea fra i soggetti.
Capacità
Dinanzi ad un caso concreto che solleva un problema di tutela di un diritto, capacità di qualificarlo giuridicamente (ricostruire il fatto, individuare e interpretare le norme giuridiche) per accertare se e come l'ordinamento appresti una forma di tutela giurisdizionale civile.
Competenze
Attitudine a svolgere il ruolo professionale del giurista esperto in materia di tutela giurisdizionale civile dei diritti, nelle diverse manifestazioni, in particolare (ma non solo) avvocato, giudice, notaio.
Obiettivi Formativi - Cognomi E-N
Conoscenze
Conoscenza sistematica delle forme di tutela giurisdizionale dei diritti, nonché dei processi civili, cioè degli strumenti diretti ad assicurare che le norme sostanziali (essenzialmente: diritto civile, diritto commerciale, diritto del lavoro) siano attuate anche nella ipotesi di mancata cooperazione spontanea fra i soggetti.
Capacità
Dinanzi ad un caso concreto che solleva un problema di tutela di un diritto, capacità di qualificarlo giuridicamente (ricostruire il fatto, individuare e interpretare le norme giuridiche) per accertare se e come l'ordinamento appresti una forma di tutela giurisdizionale civile.
Competenze
Attitudine a svolgere il ruolo professionale del giurista esperto in materia di tutela giurisdizionale civile dei diritti, nelle diverse manifestazioni, in particolare (ma non solo) avvocato, giudice, notaio.
Obiettivi Formativi - Cognomi O-Z
Obbiettivi Formativi - Cognomi O-Z
Conoscenze
Conoscenza sistematica delle forme di tutela giurisdizionale dei diritti, nonché dei processi civili, cioè degli strumenti diretti ad assicurare che le norme sostanziali (essenzialmente: diritto civile, diritto commerciale, diritto del lavoro) siano attuate anche nella ipotesi di mancata cooperazione spontanea fra i soggetti.
Capacità
Dinanzi ad un caso concreto che solleva un problema di tutela di un diritto, capacità di qualificarlo giuridicamente (ricostruire il fatto, individuare e interpretare le norme giuridiche) per accertare se e come l'ordinamento appresti una forma di tutela giurisdizionale civile.
Competenze
Attitudine a svolgere il ruolo professionale del giurista esperto in materia di tutela giurisdizionale civile dei diritti, nelle diverse manifestazioni, in particolare (ma non solo) avvocato, giudice, notaio.
Prerequisiti - Cognomi A-D
Per sostenere l’esame occorre aver superato: Diritto costituzionale generale, Diritto privato I (e preferibilmente anche Diritto privato II).
Prerequisiti - Cognomi E-N
Per sostenere l’esame occorre aver superato: Diritto costituzionale generale, Diritto privato I, Diritto privato II.
Prerequisiti - Cognomi O-Z
Prerequisiti - Cognomi O-Z
Per sostenere l'esame occorre aver superato: Diritto costituzionale generale, Diritto privato I, Diritto privato II.
Metodi Didattici - Cognomi A-D
Imposto l’insegnamento in modo assolutamente tradizionale: parlo per circa due ore, riservando se richiesto un poco di tempo per rispondere alle vostre domande, all’inizio della seconda ora di lezione, dopo un breve intervallo. Condivido infatti l’approccio ermeneutico alla scienza giuridica, ma non penso che il comprendere e l’applicare una norma giuridica coincidano in un unico atto. La formula “comprendere è sempre già applicare” (G. Gadamer) non nega infatti la distinzione tra i due momenti, non li confonde in un unico atto, ma contesta la separazione su piani diversi che di essi opera la dottrina positivistica (L. Mengoni). Dal carattere di struttura linguistica aperta proprio degli enunciati normativi discende certamente che il loro significato non possa essere compreso pienamente se non quando il testo sia evocato per la soluzione di un caso concreto, ma tale operazione può perfettamente compiersi in aula attraverso la descrizione e valutazione di ipotetici casi concreti, eventualmente affiancate da limitati cenni alla prassi (cioè ai dati di fatto rientranti nell’ambito della norma da applicare). Ciò mi offre l’opportunità di trascurare la descrizione delle componenti pratico-professionali (la deriva verso un accattivante insegnamento pratico è un rischio concreto, specialmente nelle materie giuridico-processuali), a vantaggio di una polarizzazione dell’attenzione verso l’analisi e la discussione dei nodi teorici principali della materia, che rappresentano la vera difficoltà. Sono convinto infatti che il compito dell’insegnamento universitario del diritto (o almeno di quello che si svolge nell’ambito del corso di laurea in giurisprudenza) si indirizzi verso tali nodi teorici, sulla cui base sarà più semplice l’apprendimento, in un secondo momento, delle abilità professionali. Penso inoltre che ciò sia il servizio migliore che l’Università può oggi svolgere nei confronti dello studente giustamente preoccupato della sua futura collocazione professionale. In un tempo di rapidissimi mutamenti della realtà sociale ed economica, nonché di incrementata circolazione (anche transnazionale), è richiesta alle persone una notevole flessibilità e capacità di adattamento a nuove circostanze. Tali qualità possono svilupparsi nel modo migliore attraverso un insegnamento di contenuto teorico, sganciato da elementi pratico-professionali che sono inevitabilmente ancorati a un certo ambiente e momento del tempo, pertanto contingenti e oggi sottoposti a rapida obsolescenza.
Non faccio assolutamente alcuna differenza giuridica di trattamento tra studenti frequentanti, studenti non frequentanti e studenti che smettono di frequentare. Ciò vale in particolare per il programma da studiare, per l’accesso alle diverse modalità di esame (a partire dalla prova intermedia, che quindi può essere sostenuta identicamente da studenti frequentanti e non frequentanti), per la valutazione in sede di esame (la commissione è unica: sarete tutti interrogati da me), eccetera. Inoltre, non vi è alcuna differenza di fatto tra studenti frequentanti e non frequentanti, poiché sono dotato di scarsa memoria visiva, quindi non mi ricordo all’esame se avete frequentato o meno; se mi ricordo, ciò non ha alcun impatto sulla valutazione. Se decidete di frequentare, fatelo perché pensate che possa essere utile ad apprendere la materia, ma se i fastidi superano l’utilità, smettete.
Identicamente, non faccio assolutamente alcuna differenza di trattamento tra studenti del quarto anno, del quinto anno e fuori corso. Ciò vale in particolare per il programma da studiare, per l’accesso alle diverse modalità di esame, per la valutazione in sede di esame, eccetera. Ciò comporta in particolare che gli studenti iscritti ad anni successivi al quarto possono sostenere l’esame intero (in forma orale) in qualsiasi appello di esame, ma possono decidere anche di sostenerlo in due parti, seguendo le modalità della prova intermedia (v. avanti). Ciò comporta inoltre che gli studenti iscritti al quarto anno che hanno superato la prova intermedia, se lo desiderano, possono sostenere la seconda parte dell'esame anche in un appello successivo nella sessione intermedia tra il primo e il secondo semestre oppure possono sostenere d’un colpo l’intero esame a partire dall’appello di dicembre (evitando così di frequentare il corso nel secondo semestre).
Vi pregherei cortesemente di iscrivervi al corso attivato sulla piattaforma didattica di e-learning (Moodle), se intendete sostenere l’esame nell’anno accademico corrente. Ciò vale per tutti: frequentanti o non frequentanti dell’a.a. corrente; frequentanti o non frequentanti degli a.a. trascorsi che devono ancora sostenere l’esame. All’interno di Moodle dovete scegliere tra due gruppi: studenti non frequentanti e studenti non frequentanti, ma la distinzione ha un valore esclusivamente organizzativo e gestionale (ad es., serve per indirizzare comunicazioni relative a un cambio d’aula di lezione esclusivamente agli studenti frequentanti), non ha un valore contenutistico o valutativo. Chi frequenta è cortesemente pregato di autocertificare la sua presenza a lezione attraverso il registro delle presenze attivato su Moodle (per le modalità vedi avanti sotto la disciplina relativa ai cambi di corso), ma tale operazione ha un valore solo statistico.
Studenti che ottengono il cambio di corso. Per gli studenti che ottengono il cambio di corso in seguito al giudizio dell’apposita commissione vi è obbligo di frequenza, documentato dall’autocertificazione nel registro delle presenze, verificato da contrappelli a lezione, foriero di decadenza dal cambio di corso se non rispettato. In caso di decadenza costoro sostengono l’esame con il docente originario (al cui corso appartengono per lettera iniziale del cognome). Tali studenti si devono iscrivere su Moodle (gruppo frequentanti) solo dopo la comunicazione dell’accoglimento della loro domanda, ma non oltre il 30 settembre. Le presenze a lezione (o le assenze giustificate) sono autocertificate dallo studente nell'arco della prima ora di lezione (quindi dalle ore 8 alle ore 9) attraverso un apposito strumento su Moodle collocato in fondo alla pagina di organizzazione del corso (è il registro delle “presenze a lezione”). Il registro consente le seguenti opzioni: (P) = Presente; (E) = Assente giustificato; (FP) = Falsamente presente (questa opzione è solo a mia disposizione e registra l’ipotesi in cui uno studente si sia registrato come presente, ma risulti invece assente in seguito al contrappello orale che io faccio a lezione: è il caso che conduce alla immediata decadenza dal cambio di corso). In relazione all’assenza giustificata, non si deve scrivere un messaggio per spiegare il motivo. Se lo studente si deve allontanare dall'aula prima delle ore 9 (quando il registro è ancora aperto), è tenuto a correggere il proprio status da (P) a (E). Se si deve allontanare dopo le ore 9 (quando il registro è ormai chiuso), è tenuto a comunicarmelo (al momento di allontanarsi) inviandomi un messaggio su Moodle (ciò vale a giustificare l'assenza). Dopo tre assenze ingiustificate si perde l’ammissione al cambio di corso. E’ ammessa la giustificazione per un massimo di due assenze, che quindi non rientrano nel computo delle tre assenze che conducono alla perdita del cambio di corso. In ogni caso, cioè sia in caso di falsa attestazione di presenza a lezione, che in caso di raggiungimento del numero massimo di assenze ingiustificate, comunico allo studente la perdita del cambio di corso attraverso un apposito messaggio personale via Moodle. Ricordo che, secondo il regolamento, se lo studente ammesso al cambio di corso non supera l’intero esame entro l'appello del mese di settembre successivo alla conclusione del corso, egli è tenuto a sostenere l’esame con il docente originario. Come detto, anche gli studenti che appartengono al corso per lettera iniziale del cognome (A-D) sono cortesemente pregati, a soli fini statistici, di autocertificare la loro presenza a lezione con le stesse modalità degli ammessi al cambio di corso (il registro conterrà i nomi di tutti gli iscritti al gruppo frequentanti).
Esame da 9 crediti. Se portate l’integrazione da 9 crediti siete tenuti a considerare tutto il programma previsto per i 15 crediti. La differenza essenziale tra i due programmi si verifica in sede di esame (nel modo di esame e nella sua valutazione tengo conto che avete sostenuto un esame da 6 crediti).
Laurea in diritto processuale civile. Se desiderate chiedere la tesi in diritto processuale civile frequentate il corso, superate l'esame (auspicabilmente in modo molto positivo), e scegliete gli esami facoltativi tra le seguenti materie: diritto processuale europeo, diritto internazionale privato e processuale, teoria generale del processo, (diritto fallimentare), diritto privato comparato, mediazione dei conflitti. Non è opportuno preparare la tesi di laurea mentre si devono sostenere ancora gli esami. Per questo, dopo aver depositato il piano di studi, il titolo della tesi sarà assegnato dopo il superamento di tutti gli esami (oppure quando manca uno solo dei facoltativi sopra indicati). I tempi medi di elaborazione della tesi di laurea sono di 6-8 mesi.
Non prendo in considerazione comunicazioni, richieste, ecc., relative al corso che non mi pervengano attraverso l'apposita funzione “messaggi” di Moodle. Ovviamente il messaggio è inoltrato solo a me (non si tratta di una mailing list).
Altre Informazioni - Cognomi E-N
Gli studenti che intendono frequentare il corso devono iscriversi attraverso la piattaforma Moodle entro la prima settimana di lezione, mentre quelli che hanno chiesto il passaggio di corso dovranno provvedervi appena sia stata resa nota l'autorizzazione.
Durante le lezioni verrà rilevata la presenza mediante appello nominale, svolto in forma integrale o su base casuale. Salvo diversa indicazione fornita a lezione, gli studenti frequentanti sono tenuti a comunicare la giustificazione delle proprie assenze al termine di ciascun semestre laddove sia superato il numero di assenze tollerate (in numero di 4 per semestre).
Visti i nessi tra le due parti del programma, l’accesso alla prova intermedia è riservato agli studenti frequentanti, perché questi hanno una maggiore possibilità, con la frequenza, di cogliere i necessari collegamenti tra gli istituti studiati nel modulo A e quelli studiati nel modulo B.
La prova intermedia può essere sostenuta, di regola, nella sola sessione invernale e, di norma, salvo diversa valutazione del docente del livello di preparazione raggiunto, non più di due volte (con la possibilità, per i soli studenti che intendano laurearsi nella sessione di aprile, di sostenere anche la seconda parte nella medesima sessione).
Qualora il docente, valutate le esigenze che gli vengano prospettate, consenta allo studente di sostenere la prova intermedia nella sessione estiva, la seconda parte dell’esame dovrò essere sostenuta entro la medesima sessione.
La preparazione dell'esame richiede, oltre allo studio del libro di testo, anche la consultazione costante del codice civile e del codice di procedura civile (nella versione più aggiornata disponibile).
Vista la tumultuosa stagione di riforme, con la quale i manuali non sempre riescono a tenere il passo, si invita, nella preparazione, a tenere conto delle seguenti novità normative:
- con la legge 7 agosto 2012, n. 134 sono state introdotte importanti novità in materia di impugnazioni, tanto nel rito ordinario che nel rito del lavoro. In particolare, sono stati modificati gli artt. 342, 345, 383, 434, 447-bis e 702-quater c.p.c., è stato introdotto un filtro all'appello negli artt. 348-bis e ter, e 436-bis c.p.c., ed è stato modificato l'art. 360, n. 5 c.p.c., che prevedeva l'impugnazione in cassazione per difetto di motivazione;
- con d.lgs. 13 luglio 2017, n. 116 è stata rivista la competenza del giudice di pace,
- col d.l. 31 agosto 2016, n. 168, convertito, con modificazioni, dalla L. 25 ottobre 2016, n. 197, è stato modificato il giudizio di cassazione;
- con la l. 10 novembre 2014, n. 162, i) è stata introdotta la negoziazione assistita; ii) è stato previsto, all'art. 183-bis c.p.c., il mutamento d'ufficio del rito ordinario in rito sommario di cognizione; iii) sono state apportata modifiche al processo esecutivo (in particolare agli artt. 543 e 547 c.p.c., in tema di espropriazione presso terzi);
c) ulteriori modifiche all'esecuzione forzata sono state introdotte dalle leggi 9 agosto 2013, n. 98, l. 11 agosto 2014, n. 114, 6 agosto 2015, n. 132, 30 giugno 2016, n. 119.
Per le modifiche alla disciplina dell’esecuzione forzata rilevanti ai fini dell’esame si rinvia ai materiali inseriti sulla piattaforma Moodle dell’anno in corso e alle parti del volume di F.P. Luiso, Il processo esecutivo, Vol. III, Milano, 2017, che verranno inserite sulla piattaforma limitatamente al cap. 10 (“Il pignoramento”) e al cap. 24 (L’opposizione all’esecuzione”).
Si consiglia in ogni caso la consultazione costante del codice aggiornato e il raffronto tra le indicazioni fornite dal manuale e il testo delle norme riportate nel codice.
Si segnala che ulteriori novità normative, meno rilevanti ai fini dell’esame, sono contenute:
- nella l. 27 febbraio 2015, n. 83, che ha riformato la disciplina della responsabilità civile dei magistrati;
- nella l. 28 giugno 2012, n. 92 (c.d. "Riforma Fornero"), che ha introdotto un rito speciale per la tutela contro il licenziamento illegittimo (art. 1, commi da 48 a 68), oggi soppresso per i licenziamenti di cui al d. lgs. 4 marzo 2015, n. 23, di cui è richiesta solo la conoscenza del tipo di tutela nelle linee generali.
- nella l. 22 maggio 2017, n. 81, sono state apportate modifiche alle controversie soggette al rito del lavoro e alla prova scritta nell’ambito del procedimento monitorio (modifiche al procedimento monitorio sono contenute anche nella l. 30 giugno 2016, n. 119).
Altre Informazioni - Cognomi O-Z
Altre Informazioni - Cognomi O-Z
Gli studenti che intendono frequentare il corso devono iscriversi attraverso la piattaforma Moodle entro la prima settimana di lezione, mentre quelli che hanno chiesto il passaggio di corso dovranno provvedervi appena sia stata resa nota l'autorizzazione.
Durante le lezioni verrà rilevata la presenza mediante appello nominale, svolto in forma integrale o su base casuale. Salvo diversa indicazione fornita a lezione, gli studenti frequentanti sono tenuti a comunicare la giustificazione delle proprie assenze al termine di ciascun semestre laddove sia superato il numero di assenze tollerate (in numero di 4 per semestre).
Visti i nessi tra le due parti del programma, l’accesso alla prova intermedia è riservato agli studenti frequentanti, perché questi hanno una maggiore possibilità, con la frequenza, di cogliere i necessari collegamenti tra gli istituti studiati nel modulo A e quelli studiati nel modulo B.
La prova intermedia può essere sostenuta, di regola, nella sola sessione invernale e, di norma, salvo diversa valutazione del docente del livello di preparazione raggiunto, non più di due volte (con la possibilità, per i soli studenti che intendano laurearsi nella sessione di aprile, di sostenere anche la seconda parte nella medesima sessione).
Qualora il docente, valutate le esigenze che gli vengano prospettate, consenta allo studente di sostenere la prova intermedia nella sessione estiva, la seconda parte dell’esame dovrà essere sostenuta entro la medesima sessione.
La preparazione dell'esame richiede, oltre allo studio del libro di testo, anche la consultazione costante del codice civile e del codice di procedura civile (nella versione più aggiornata disponibile).
Vista la tumultuosa stagione di riforme, con la quale i manuali non sempre riescono a tenere il passo, si invita, nella preparazione, a tenere conto delle seguenti novità normative:
- con la legge 7 agosto 2012, n. 134 sono state introdotte importanti novità in materia di impugnazioni, tanto nel rito ordinario che nel rito del lavoro. In particolare, sono stati modificati gli artt. 342, 345, 383, 434, 447-bis e 702-quater c.p.c., è stato introdotto un filtro all'appello negli artt. 348-bis e ter, e 436-bis c.p.c., ed è stato modificato l'art. 360, n. 5 c.p.c., che prevedeva l'impugnazione in cassazione per difetto di motivazione;
- con d.lgs. 13 luglio 2017, n. 116 è stata rivista la competenza del giudice di pace,
- col d.l. 31 agosto 2016, n. 168, convertito, con modificazioni, dalla L. 25 ottobre 2016, n. 197, è stato modificato il giudizio di cassazione;
- con la l. 10 novembre 2014, n. 162, i) è stata introdotta la negoziazione assistita; ii) è stato previsto, all'art. 183-bis c.p.c., il mutamento d'ufficio del rito ordinario in rito sommario di cognizione; iii) sono state apportata modifiche al processo esecutivo (in particolare agli artt. 543 e 547 c.p.c., in tema di espropriazione presso terzi);
c) ulteriori modifiche all'esecuzione forzata sono state introdotte dalle leggi 9 agosto 2013, n. 98, l. 11 agosto 2014, n. 114, 6 agosto 2015, n. 132, 30 giugno 2016, n. 119.
Per le modifiche alla disciplina dell’esecuzione forzata rilevanti ai fini dell’esame si rinvia ai materiali inseriti sulla piattaforma Moodle dell’anno in corso e alle parti del volume di F.P. Luiso, Il processo esecutivo, Vol. III, Milano, 2017, che verranno inserite sulla piattaforma limitatamente al cap. 10 (“Il pignoramento”) e al cap. 24 (L’opposizione all’esecuzione”).
Si consiglia in ogni caso la consultazione costante del codice aggiornato e il raffronto tra le indicazioni fornite dal manuale e il testo delle norme riportate nel codice.
Si segnala che ulteriori novità normative, meno rilevanti ai fini dell’esame, sono contenute:
- nella l. 27 febbraio 2015, n. 83, che ha riformato la disciplina della responsabilità civile dei magistrati;
- nella l. 28 giugno 2012, n. 92 (c.d. "Riforma Fornero"), che ha introdotto un rito speciale per la tutela contro il licenziamento illegittimo (art. 1, commi da 48 a 68), oggi soppresso per i licenziamenti di cui al d. lgs. 4 marzo 2015, n. 23, di cui è richiesta solo la conoscenza del tipo di tutela nelle linee generali.
- nella l. 22 maggio 2017, n. 81, sono state apportate modifiche alle controversie soggette al rito del lavoro e alla prova scritta nell’ambito del procedimento monitorio (modifiche al procedimento monitorio sono contenute anche nella l. 30 giugno 2016, n. 119).
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi A-D
Prova intermedia. In tutti gli appelli di esame (tranne che nell’ultimo appello a settembre, in cui l’esame deve essere necessariamente chiuso per intero) potete sostenere una prova intermedia che ha ad oggetto solo il programma del primo modulo. Non potete ripetere la prova intermedia più di una volta per sessione (cioè la potete sostenere al massimo due volte negli appelli da dicembre a febbraio e due volte negli appelli di giugno e luglio). Negli appelli tra dicembre e febbraio, a vostra scelta, potete sostenere la prova intermedia in forma integralmente orale o in forma mista (scritta e orale). A partire dagli appelli di giugno la prova intermedia può essere sostenuta solo in forma integralmente orale. Se la seconda parte dell'esame non viene sostenuta con esito positivo entro l'appello del mese di settembre successivo alla fine del corso, il risultato ottenuto nella prova intermedia perde di regola la sua validità e l'esame deve essere sostenuto di nuovo (a partire da dicembre). E’ assolutamente essenziale che manifestiate tale scelta al momento di iscrivervi all'esame sui servizi on line dell’ateneo (SOL), sfruttando a tal fine lo spazio riservato alle “comunicazioni al docente”. La prova intermedia in forma mista si sostiene in due parti: una prima parte per iscritto, sotto forma di questionario a risposta sintetica e precisa (3 quesiti in 120 minuti) e, superata la parte scritta, un colloquio orale, che si svolge di regola entro due/tre giorni (tenuto conto del tempo che mi occorre per correggere i compiti, che varia a seconda del numero dei compiti consegnati). Non è consentito frammentare la prova intermedia sostenuta in tale forma (cioè sostenere la parte scritta in un appello e la parte orale in un appello successivo). In cima al foglio a protocollo deve essere riportato a stampatello, oltre al nome, cognome e numero di matricola, anche il numero di iscrizione nella lista di prenotazione dell’esame. Durante la prova scritta non è consentita l'utilizzazione di dispositivi elettronici (smartphone, tablet, computer, ecc.). I codici non commentati possono essere utilizzati negli ultimi 20 minuti. La prova si considera sostenuta con la consegna del compito. Quindi se non consegnate il compito, potete sempre presentarvi per sostenere la prova intermedia in via integralmente orale nello stesso appello; se invece consegnate il compito siete certamente esposti al rischio di non essere ammessi all’orale, ma solo se la valutazione del compito sia così negativa da non lasciar intravedere la possibilità di recuperare all'orale in quell'appello. Se decidete di ritirarvi dalla prova scritta e di sostenere la prova in via integralmente orale in quello stesso appello dovete inviarmi appena possibile una comunicazione in tal senso (attraverso la piattaforma Moodle): sarete esaminati in coda nell’ultimo giorno di esame previsto in quell’appello. Se intendete sostenere la prova intermedia in forma integralmente orale, e vi siete prenotati attraverso le liste sussidiarie di prenotazione (LSP, v. avanti) per il primo giorno di esame, evitate di presentarvi alle ore 8,30, ma giungete in aula direttamente nella seconda parte della mattinata (dopo la conclusione della prova scritta, quindi intorno alle ore 11). In caso di esito positivo, il voto della prova intermedia sarà espresso in trentesimi, se del caso con un margine di oscillazione (28/30, 27/28, 26/27, 25/26, ecc.). I risultati della prova sono verbalizzati su appositi registri, che saranno custoditi da me (ma voi riceverete un fogliettino da conservare ed esibire automaticamente all’inizio della seconda parte dell’esame). Il voto conseguito nella prova intermedia costituisce un punto di riferimento in sede di valutazione finale dopo lo svolgimento della seconda parte (significa che, a seconda dell'esito dell'esame finale, ci potrà essere un aumento, o anche un ribasso; di regola le oscillazioni in più o in meno non superano i due/tre punti).
Liste sussidiarie di prenotazione (LSP). Per organizzare gli esami in maniera razionale (soprattutto per evitare che trascorriate molte ore in aula d’esame in attesa del vostro turno), ho adottato un sistema di liste sussidiarie di prenotazione (LSP) su Moodle, che consente di individuare in anticipo di qualche giorno il momento in cui sosterrete l’esame (con una banda di oscillazione di circa due ore). Le liste sussidiarie di prenotazione affiancano obbligatoriamente la prenotazione sui servizi on line dell’ateneo (SOL). Il sistema è sorretto dalle seguenti linee guida. Chi intende sostenere l'esame (in qualsiasi forma) si deve in ogni caso iscrivere sui SOL: ciò serve a predisporre il verbale telematico (accelerando così la verbalizzazione), ma non assicura l’ordine progressivo di esame. Così potete iscrivervi sui SOL anche all’ultimo momento utile, senza pregiudicare la possibilità di essere esaminati tra i primi (a tal fine conta l’ordine sulle LSP). L’importante è che vi iscriviate quando siete ragionevolmente convinti di sostenere l’esame. Chi si iscrive solo per la verbalizzazione di un esame sostenuto in precedenza (ad esempio, a un eventuale preappello), è tenuto ad iscriversi esclusivamente sui SOL, non sulle LSP, e può direttamente presentarsi per la verbalizzazione alle ore 8,30 di uno dei giorni di esame. In tal caso egli è tenuto a scrivere “sola verbalizzazione” nelle comunicazioni al docente. Chi si iscrive per sostenere l'esame è tenuto assolutamente a precisare attraverso le comunicazioni al docente sui SOL il tipo di esame che intende sostenere. In generale, sono a disposizione le seguenti opzioni: (a) prova intermedia in forma mista scritta e orale (questa opzione è disponibile nei soli appelli fra dicembre e febbraio; (b) prova intermedia in forma (integralmente) orale; (c) seconda parte (che è sempre orale); (d) esame intero (che è sempre orale). 48 ore prima dell'apertura della prima giornata di esame si aprono le LSP su moodle (ad es., se l'appello inizia il lunedì alle ore 8,30, le LSP si aprono il sabato precedente alle ore 8,30). Le LSP si chiudono tutte alle ore 19 della sera anteriore al primo giorno di esame. Non devono iscriversi sulle LSP coloro che, al momento di iscriversi sui SOL, hanno optato per sostenere la prova intermedia in forma mista; costoro si presentano direttamente alle ore 8,30 del primo giorno d’esame per sostenere la parte scritta. Le LSP sono tutte a numero limitato, ma i posti messi complessivamente a disposizione corrispondono al numero degli iscritti sui SOL (meno gli iscritti per la sola verbalizzazione). A seconda del numero di iscritti sui SOL e delle opzioni manifestate in quella sede, saranno messe a disposizione da 1 a 3 LSP. Se le LSP sono almeno 2, l'ultima LSP sarà collocata di regola, se possibile, una settimana dopo il primo giorno d'esame. In ogni caso, si ripete, la prova intermedia in forma scritta si terrà il primo giorno di esame dalle ore 8,30 alle ore 10,30 circa. La restituzione dei compiti e la parte orale si terrà in uno dei giorni successivi (in uno di quelli in cui sono previsti gli orali secondo il calendario delle LSP). Se trovate la LSP inaccessibile (prima dell’orario di chiusura) per il giorno da voi preferito, significa che è stato già raggiunto il numero massimo di prenotazioni possibili per quel giorno. In questo caso dovrete prenotarvi per un altro giorno. Chi deve ottenere un permesso dal datore di lavoro, deve chiederlo per il primo giorno l'esame e precisarlo al momento di iscriversi sui SOL. Se si verificano queste condizioni, egli è esonerato dall’iscrizione sulle LSP e si presenta direttamente il primo giorno d’esame, nell’orario corrispondente alla tipologia di esame prescelto (ore 8,30 per la prova intermedia scritta; ore 11 circa per l’orale). Al momento di iscriversi sulla LSP, si deve tassativamente tornare a precisare - nella “nota” prima di inviare la prenotazione - il tipo di esame che si intende sostenere (prova intermedia integralmente orale, seconda parte, esame intero). Dopo la chiusura della LSP, quest’ultima sarà inviata (via Moodle) solo agli iscritti nella relativa LSP. L’aula per i giorni successivi al primo sarà comunicata appena possibile, sempre con apposito messaggio agli iscritti nella relativa LSP. La regolare iscrizione sulle LSP dà diritto all’esonero dall’appello la mattina del primo giorno di esame e a presentarsi in aula direttamente per sostenere l’esame. Il proprio turno si individua all’incirca sulla base di un ritmo medio di 4 persone all’ora a partire dall’orario di inizio dell’esame orale. Esempio: una persona iscritta al n. 25 della LSP non verrà esaminata prima delle ore 14,30 (in caso di inizio alle ore 8,30), ma potrà essere esaminata anche due ore dopo: si tratta infatti di un calcolo generico approssimato per difetto, che tiene conto di qualche assente dell’ultima ora e non tiene conto del tipo di esame; se si presentassero tutti per l’esame intero è chiaro che il n. 25 sarebbe esaminato dopo; se ci fossero un sacco di assenti, finirei prima, ma insomma si tratta di eventi remoti. In ogni caso, chi rinuncia a sostenere l’esame dopo essersi iscritto sulle LSP, mi deve immediatamente o appena possibile inviare un messaggio in tal senso via Moodle, per evitare inconvenienti (se la LSP è ancora aperta si può e si deve annullare direttamente la propria prenotazione). La chiusura del verbale telematico con l'ingresso dell'esame nella carriera dello studente avviene nella serata dell'ultimo giorno di esame (secondo il calendario delle LSP). Se ci sono problemi particolari (a parte la comunicazione di assenza), evitate nei limiti del possibile di mandarmi messaggi ad hoc, ma semplicemente presentatevi la mattina alle ore 8,30 del primo giorno di esame e io vedo di sistemarli.
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi E-N
La prova si terrà in forma orale, ma potrà essere sostenuta anche in forma scritta, su richiesta dello studente avanzata all'inizio della giornata d’esame.
La prova, in forma orale o scritta, consiste in più domande a risposta aperta e mira a verificare la conoscenza degli istituti del processo civile e la capacità di ragionamento dello studente. La consultazione dei codici durante la prova scritta è consentita nell’ultimo quarto d’ora prima della conclusione della prova; è invece possibile la consultazione per l’intera prova d’esame, se questa è sostenuta in forma orale.
Una valutazione pienamente positiva presuppone, oltre alla conoscenza della materia, anche una buona capacità espositiva e di ragionamento. La prova può risultare insufficiente fin dalla prima domanda se la mancata risposta riguarda temi centrali del processo civile, quali, a mero titolo di esempio, le norme ed i principi costituzionali in materia di giurisdizione e processo, i limiti oggettivi e soggettivi del giudicato, la connessione, il litisconsorzio necessario, la distinzione tra tutela sommaria cautelare e non cautelare, e via dicendo.
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi O-Z
Modalità di verifica apprendimento - Cognomi O-Z
Verifiche intermedie di apprendimento: dopo il primo semestre di lezioni, gli studenti interessati potranno sostenere una prova intermedia - del cui esito si terrà conto nell'assegnazione del voto finale - avente ad oggetto il programma trattato nel primo semestre.
La prova intermedia può essere sostenuta soltanto nella sessione invernale e non più di due volte.
La prova si terrà in forma orale, ma potrà essere sostenuta anche in forma scritta, su richiesta dello studente avanzata all'inizio della giornata d’esame.
La prova, in forma orale o scritta, consiste in più domande a risposta aperta e mira a verificare la conoscenza degli istituti del processo civile e la capacità di ragionamento dello studente. La consultazione dei codici durante la prova scritta è consentita nell’ultimo quarto d’ora prima della conclusione della prova; è invece possibile la consultazione per l’intera prova d’esame, se questa è sostenuta in forma orale.
Una valutazione pienamente positiva presuppone, oltre alla conoscenza della materia, anche una buona capacità espositiva e di ragionamento. La prova può risultare insufficiente fin dalla prima domanda se la mancata risposta riguarda temi centrali del processo civile, quali, a mero titolo di esempio, le norme ed i principi costituzionali in materia di giurisdizione e processo, i limiti oggettivi e soggettivi del giudicato, la connessione, il litisconsorzio necessario, la distinzione tra tutela sommaria cautelare e non cautelare, e via dicendo.
Programma del corso - Cognomi A-D
Il corso si articola in due moduli e si svolge nel primo e nel secondo semestre. Per il primo modulo, i capitoli del manuale da studiare sono i seguenti: 1. Introduzione; 2. Capitolo I – Diritto sostanziale e processo; 3. Capitolo II – Diritto dedotto in giudizio; 4. Capitolo III - Svolgimento del processo ordinario; 5. Capitolo IV – Contenuto delle sentenze; 6. Capitolo V – Principi fondamentali del processo; 7. Capitolo VI – Requisiti di forma-contenuto degli atti processuali; 8. Capitolo VII – Requisiti extraformali relativi al giudice; 9. Capitolo VIII – Requisiti extraformali relativi alle parti (tranne paragrafo 2, "Il litisconsorzio necessario); 10. Capitolo IX – Connessione (tranne: paragrafo 1.3., "Connessione di domande proposte tra parti diverse"; paragrafo 2,"I limiti soggettivi della sentenza civile"; paragrafo 3, "L'intervento volontario"; paragrafo 4, "La chiamata in causa su istanza di parte"; paragrafo 5, "La chiamata in causa su ordine del giudice"; paragrafo 6, "I riflessi della l. 353/1990 sugli interventi"; paragrafo 9, "Interessi superindividuali e azioni di serie risarcitorie"); 11. Capitolo X - Prove; 12. Capitolo XII - Tutela sommaria (solo i paragrafi n. 1 e n. 7); 13. Capitolo XIV - I procedimenti in camera di consiglio (solo il paragrafo n. 1); 14. Capitolo XV - Esecuzione forzata (solo il paragrafo n. 1.1.).
Programma del corso - Cognomi E-N
1. Introduzione.
2. Diritto fatto valere in giudizio, limiti oggettivi del giudicato.
3. Litispendenza, continenza e connessione tra due parti.
4. Prove.
5. Processi di cognizione di primo grado.
6. Contenuto delle sentenze.
7. Principi generali.
8. Atti processuali.
9. Giudice.
10. Parti (tranne il litisconsorzio necessario, che sarà trattato nel modulo B).
11. Successione nel processo.
Programma del corso - Cognomi O-Z
Programma del corso - Cognomi O-Z
1. Introduzione.
2. Diritto fatto valere in giudizio, limiti oggettivi del giudicato.
3. Litispendenza, continenza e connessione tra due parti.
4. Prove.
5. Processi di cognizione di primo grado.
6. Contenuto delle sentenze.
7. Principi generali.
8. Atti processuali.
9. Giudice.
10. Parti (tranne il litisconsorzio necessario, che sarà trattato nel modulo B).